Dati sensibili a rischio, ecco alcuni consigli al rientro dalle vacanze

Oggi stavo facendo una retrospettiva delle attività svolte nel corso del tempo con i miei clienti. Riguardavo il materiale, il codice sorgente, i dati. E sopratutto ho ritrovato le linee guida che spesso mi trovo a dare ad inizio progetto.

Sai cosa ho notato? Che nella maggior parte dei casi mi ero trovato a dare questo consiglio: “Attento alla sicurezza degli sviluppatori!“.

Diciamoci la verità, oggi i system administrator, DBA, ecc dedicano veramente molta attenzione a mantenere i server di produzione sicuri e aggiornati.

L’incidente avvenuto nel 2006 alla U.S. Veteran’s Administration (Dipartimento per gli affari dei veterani degli Stati Uniti d’America) mostra una verità preoccupante: spesso il problema è all’interno.

Infatti nel 2006 furono rubati 26,5 milioni di record contenenti dati sensibili (nomi, indirizzi, codici sanitari, ecc…) ad un impiegato che in modo improprio si era portato tutte quelle informazioni a casa.

Lo stato attuale

Ti faccio un esempio vissuto di persona: a volte per eseguire i test in ambienti di sviluppo si utilizzano le copie non protette dei database di produzione, contenenti quindi tutti i dati sensibili che non vorresti mai perdere.

Eppure, come dimostrato dall’esempio sopra, questo è molto rischioso perché in genere chi utilizza tali dati per scopi di sviluppo e test, non adotta le solite cautele e sicurezze tipiche dei server di produzione.

Non pensare che queste siano cose che non succederanno mai, anzi, l’Italia è spesso oggetto di attacchi come attesta anche questo articolo del Cor.Com

Cosa puoi fare quindi? Questi a seguire sono solo alcuni piccoli suggerimenti:

  • Hai degli stagisti o altri dipendenti che ora non lavorano più per te? Cancella subito le loro credenziali!
  • Presta attenzione alle politiche di accesso remoto dei tuoi dipendenti ai sistemi aziendali
  • I database, ne potrei parlare per ore… Se necessari agli sviluppatori chiedi ai tuoi professionisti di mascherare i dati, di rendere disponibile solo un sottoinsieme dei dati, di campionare quello che vuoi distribuire agli sviluppatori, ecc…
  • Migliora la sicurezza dei PC dei dipendenti (alcuni vengono criptati)
  • Promuovi una cultura della sicurezza informatica tra i tuoi dipendenti (sai che alcuni involontariamente hanno aperto le porte a virus informatici leggendo della posta personale che conteneva materiale dannoso?)

So che a prima vista questi consigli potrebbero essere interpretati come un freno alla produttività ma ormai il GDPR parla chiaro e dobbiamo tutelare le informazioni di cui siamo i proprietari.

Se vuoi approfondire quale è il valore che i dati e l’informazione nascondano per te e la tua azienda, 
ho scritto un libro che ho intitolato “Why your data matters”. 
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12 Agosto 2019